mercoledì 21 giugno 2017

La cicoria di Mozart

                                                          Tarquinius in preda agli spasmi lombosciatalgiaci

Mio marito Tarquinius, come forse sapete, intaglia pannelli a sfondo religioso. Non è la sua principale risorsa economica, saremmo stati freschi, altrimenti..., però parecchi ministri di vari culti ne richiedono l'opera per i loro templi. La sua ultima fatica - e fatica è stata, sul mio onore - è stato un pannello istoriato per l'atrio della Sala Pastafariana di Castelbellino.



Peccato che abbia tentato di montarlo da solo sul suo camioncino (di solito si fa aiutare da me o da Asiak) e che sia stramazzato sul pianale del medesimo in preda al colpo della strega. Alle sue bestemmie rivolte a varie divinità pastarie è accorsa Zoe, la gatta che produce cosmetica bio e ha inventato un kajal fatto con il ribes. Ha subito preso una carriola (Zoe non guida), ci ha issato il dolorante artista ed è corsa da un medico di sua conoscenza, un  malgascio di nome Luke Garlic, mentre Tarquinius ululava e la pregava di portarlo al Pronto Soccorso, invece.
"Zitto, che Luke ti curerà molto meglio" ribatteva Zoe, decisa, mentre Tarquinius ripensava alla volta in cui Zoe aveva curato me con una medicina che mi aveva fatto diventare rossa e blu.
Raggiunta una cascina ristrutturata con piscina ("Me' cojoni", pensava Tarquinius) il povero suricate è stato sollevato da un energumeno d'incerta etnia e sdraiato sopra un lettino rigido ricoperto di gomma. A questo punto ha visto il dottor Garlic e ha cacciato un urlo di raccapriccio. "Madonna quant'è brutto!!!"


"E' brutto, eh?" ha assentito con voce suadente e comprensiva lo spaventoso dottore, una Daubentonia madagascariensis, detto anche "aye aye". "Ma adesso la cureremo subito. Non certo con la medicina tradizionale, caro amico, che non va più in là del sintomo!  Per curare i miei malati, amico caro, io mi baso sulla Cicoria di Mozart, che deve partire dallo studio più profondo della sua personalità..."
"Ma che personalità, mi fa mal la schiena, a me! Ci ho il colpo della strega!!!"  ululava il poveretto. "Certo, lo so, carissimo, ma non le sarebbe venuto se lei non avesse avuto certe caratteristiche personali che noi, seguaci della Cicoria di Mozart (un erborista che elaborò la sua dottrina nel XVII secolo) chiamiamo " l'ottuplice candolfollo". Lasci che le mostri gli otto candolfolli della nostra dottrina e che intanto io faccia alcune ipotesi sul suo carattere. Noi abbiamo, vari tipi di Cicoria di Mozart, di cui ora le parlerò e che le somministrerò a seconda della comprensione profonda della sua psicologia..."
"Questo è matto impallato, oltre ad essere più brutto del velociraptor", pensava terrorizzato il povero Tarquinius, mentre l'aye-aye gli mostrava le immagini dei miracolosi medicamenti con cui lo avrebbe curato dalla lombosciatalgia.



                                                 Cicoria putrida
Cicoria foetida
Cicoria dissenterika                                                                        Cicoria fracika



                                                                          Cicoria vomica
                                                                       Cichoria ferox


                                                                                                                                                             
                                                                                                   Cicoria mortalis

"Ma veramente il primo mi pare un asparag..." tentava d'interloquire mio marito, ma Luke Garlic, con suprema indifferenza, ipotizzava che lui facesse un lavoro intellettuale di cui era insoddisfatto, fosse un omosessuale latente, detestasse la campagna e le erbe e vivesse in un grattacielo all'ultimo piano; che il suo lavoro vertesse su economia e finanza e che fosse sommamente egoista. Quando il dottore si allontanò per preparare un impacco di Cicoria Mortalis, Tarquinius si buttò giù dalla barella inseguito da Zoe, saltò nella carriola e si lanciò a capofitto giù dalla discesa, andando a schiantarsi contro un'ambulanza che rientrava dopo la fine del turno.
Si spaccò due costole e un femore, ma fu salvo.