lunedì 1 aprile 2013

Ceramica spettrale protostorica


Non so come abbiate passato voi il Lunedì dell'Angelo. Io e Tarquinius lo abbiamo trascorso all'ospedale, nel pietoso ufizio dell'assistenza ai feriti, nella fattispecie il lupo giornalista Flavio Aufidio Crispino, il suo fotografo, la nutria ferrarese Agenore Antenore Balboni Tumiati ed un'altra nutria, Fernandino Delli Poggi, che noi credevamo essere un loro amico e poi abbiamo scoperto che invece no.
Ma andiamo per ordine, come diceva Franco Fiorito detto Er Batman, quando contava i denari mal guadagnati sottratti alle casse della Regione Lazio.
 
Il lupo e la nutria erano diretti verso la amena località di Bùdino, dove avrebbero dovuto visionare, immortalare e riferire notizie circa una mostra organizzata dal locale Museo di Protostoria, la "Mostra della Ceramica Spettrale", evento apicale di tutta una serie di ricerche archeologiche nei castellieri rinvenuti nella media valle del Tevere. Trattasi di frammenti di tavolette in ceramica risalenti all'Età del Bronzo, rinvenuti in una necropoli esterna ad un castelliere nei pressi del paese umbro (le tombe erano ad inumazione, con il defunto racchiuso entro cassette costituite da lastre pietrose variamente decorate, come si vede nelle foto).

 Essendo cronicamente in ritardo, il lupo pestava l'acceleratore a tavoletta, quando all'improvviso Agenore Antenore vede sul ciglio della superstrada una nutria stecchita a zampe all'aria. Caccia uno strillo, intimando al lupo di fermarsi per vedere se era possibile recare soccorso al fratello infortunato.
Il lupo brontola, ma si presta; accosta l'auto al ciglio della strada, Agenore Antenore scende e si china sul consimile malmesso... il quale si rizza improvvisamente e, con un urlo belluino, si appalesa per un agente della Polizia Provinciale che voleva tendere trappole agli automobilisti per poter fare loro più agevolmente una mega-multa per eccesso di velocità e violazioni assortite.
Il fotografo appioppa al tutore dell'ordine un calcio in culo epocale, che lo scaraventa nel fosso alla destra del guardrail, indi comincia a rincorrerlo per le campagne budinesi urlando a squarciagola imprecazioni nel dialetto di Cocomaro di Focomorto (provincia di Ferrara).
Il lupo, vedendosi piantato in auto sul bordo della strada, si mette ad ululare, ma in quel momento il mezzo viene violentemente tamponato da un TIR che procedeva nello stesso senso di marcia, guidato da un rumeno ubriaco che cantava a squarciagola "Jocati oameni buni si voi" (o qualcosa del genere).

L'auto del lupo viene lanciata in orbita verso i campi e, dopo una parabola a campana, si schianta contro una cabina elettrica dismessa nella quale aveva trovato rifugio l'agente della Polizia Provinciale, inseguito dal fotografo furibondo e armato di un pezzo di guardrail arrugginito.
 
La sera, al TG3 dell'Umbria, in luogo del servizio sulla ceramica spettrale protostorica di Bùdino, gli umbri sono stati ragguagliati sul numero di torte di Pasqua sfornate nella Provincia e sulla circonferenza di ciascuna delle medesime...