sabato 6 agosto 2011

Un concerto stupefacente

Quando passo in macchina di fronte a qualche edicola che espone locandine dei giornali locali, spesso vedo con la coda dell'occhio titoli roboanti, oppure criptici, oppure terrificanti, a seconda. Tarquinius dice sempre che il giornalista studia titoli siffatti per attirare incauti compratori, che poi acquistano la rivista e scoprono che le cose sono molto meno tragiche o più semplici di quanto il malefico titolo lasciasse presagire.
Soprattutto nella mia città, in cui i quotidiani sono tutti legati alla destra e, pur di far fare brutta figura alla giunta di sinistra (che talvolta non ne ha molto bisogno, peraltro), di solito lasciano credere che Perugia sia il Bronx, la regina del degrado, la capitale dello spaccio, la madre di tutte le aggressioni a mano armata, la sentina di tutti i vizi. A dire il vero, come delinquenza credo sia perfettamente allineata con il resto d'Italia; in compenso è mortalmente noiosa, quello sì.
Ieri ho adunque scorto un titolo di questo tipo: "Sgominata banda di spacciatori che vendevano droga alla stazione!".
Mi son guardata bene dall'acquistare il giornale; ma la sera, al TG locale, il nostro amico lupo giornalista, Flavio Aufidio Crispino, ci ha reso noto che la banda... era proprio una banda musicale, con ottoni, trombe e tamburi (nella foto sopra il direttore d'orchestra), che si esibiva in Piazza del Bacio e che aveva celato negli strumenti ingenti quantitativi di cocaina. Peccato che, durante un assolo di grancassa particolarmente sfrenato, il musicista non la abbia sfondata, lasciandone fuoriuscire una nube biancastra che si è proditoriamente sparsa su tutta la piazza e su tutto il pubblico... il quale ha cominciato a partecipare alla performance con grandissimo entusiasmo, saltando, ballando e piroettando sino alle quattro del mattino, quando tutti sono crollati sul palco esanimi e sono stati caricati dalle ambulanze, accorse a sirene spiegate, allertate dagli abitanti della zona, insospettiti dalla inusuale frenesia perugina.
In calce: la banda musicale si chiamava "Polvere di stelle"...

3 commenti:

il monticiano ha detto...

Tragica e comica insieme la situazione.
Certi giornalucoli pur di vendere qualcosa farebbero salti mortali.

Kylie ha detto...

I giornalisti dei quotidiani locali sono pagati a cottimo e quindi più notizie anche strane che propongono e più guadagnano.

Un abbraccione e buona serata!

Anonimo ha detto...

Ma insomma, per una volta che c'è un po' di partecipazione alle esibizioni musicali della banda!