lunedì 8 agosto 2011

Qualcosa in serbo per voi

La Bimba è veramente una manager d'eccezione: è riuscita a procurare al Bimbo un contratto presso il raffinato ristorante di una notà località della costa croata, spacciandolo come il grande cuoco slavo "Bmb" (in accordo con lo stereotipo secondo cui, per farsi comprendere nella ex-Jugoslavia, basta togliere tutte le vocali alle parole italiane). Nessuno sa come ci riesca - e nessuno ha l'ardire d'indagare, peraltro.
I due vispi ragazzini sono partiti ieri dalla spiaggia di Cesano, nei pressi di Senigallia, con un pallone girevole e roteante che, a sentire la Bimba, nel giro di poco tempo li avrebbe condotti sulla costa balcanica. Io e Tarquinius, sulla spiaggia, li abbiamo guardati partire perplessi, già poco convinti dallo scambio di battute fra i due pargoli prima di preparare il mezzo e mettersi in moto.
"Dai, datti da fare, che sei bravissimo a gonfiare le palle"
"Ah, parla una! Tu sei bravissima, a gonfiare le mie! Allora guida tu, che sei eccezionale per farle girare"
Mah.
Sono arrivati dopo dieci ore circa a Palmizana, dove hanno fortunosamente trovato un ingaggio presso un ristorante etnico dell'isola; ma hanno precipitosamente dovuto cambiare meta, quando il grande cuoco Bmb ha esordito, rivolto agli avventori del ristorante "Cari amici, abbiamo qualcosa in serbo per voi" e questi, essendo croati, si sono incazzati come treni...

sabato 6 agosto 2011

Un concerto stupefacente

Quando passo in macchina di fronte a qualche edicola che espone locandine dei giornali locali, spesso vedo con la coda dell'occhio titoli roboanti, oppure criptici, oppure terrificanti, a seconda. Tarquinius dice sempre che il giornalista studia titoli siffatti per attirare incauti compratori, che poi acquistano la rivista e scoprono che le cose sono molto meno tragiche o più semplici di quanto il malefico titolo lasciasse presagire.
Soprattutto nella mia città, in cui i quotidiani sono tutti legati alla destra e, pur di far fare brutta figura alla giunta di sinistra (che talvolta non ne ha molto bisogno, peraltro), di solito lasciano credere che Perugia sia il Bronx, la regina del degrado, la capitale dello spaccio, la madre di tutte le aggressioni a mano armata, la sentina di tutti i vizi. A dire il vero, come delinquenza credo sia perfettamente allineata con il resto d'Italia; in compenso è mortalmente noiosa, quello sì.
Ieri ho adunque scorto un titolo di questo tipo: "Sgominata banda di spacciatori che vendevano droga alla stazione!".
Mi son guardata bene dall'acquistare il giornale; ma la sera, al TG locale, il nostro amico lupo giornalista, Flavio Aufidio Crispino, ci ha reso noto che la banda... era proprio una banda musicale, con ottoni, trombe e tamburi (nella foto sopra il direttore d'orchestra), che si esibiva in Piazza del Bacio e che aveva celato negli strumenti ingenti quantitativi di cocaina. Peccato che, durante un assolo di grancassa particolarmente sfrenato, il musicista non la abbia sfondata, lasciandone fuoriuscire una nube biancastra che si è proditoriamente sparsa su tutta la piazza e su tutto il pubblico... il quale ha cominciato a partecipare alla performance con grandissimo entusiasmo, saltando, ballando e piroettando sino alle quattro del mattino, quando tutti sono crollati sul palco esanimi e sono stati caricati dalle ambulanze, accorse a sirene spiegate, allertate dagli abitanti della zona, insospettiti dalla inusuale frenesia perugina.
In calce: la banda musicale si chiamava "Polvere di stelle"...

lunedì 1 agosto 2011

Mozzarelle luminose

Da qualche tempo il Bimbo lavora d'estate come cuoco nelle località più in voga della penisola.
Aiutato validamente (?) dalla Bimba, che gli procura gli ingredienti primari per elaborare originalissimi piatti, viene invitato in vari ristoranti, soprattutto al mare, e con diversi pseudonimi a seconda delle località, si produce in pranzi indimenticabili (anche perché sovente si concludono al Pronto Soccorso locale).
L'anno scorso si spacciò ripetutamente per marsigliese e, col nome d'arte di "Le Bimb", elaborò per vari locali del livornese una serie di piatti a base di muggine di fosso e parietaria officinalis. Quest'anno ha fatto credere di essere un cuoco partenopeo e, con lo pseudonimo di "O' Bimbo", si è esibito in un noto ristorante dell'Isola Dino (vedi foto) con una originale antipasto di mozzarelle, alici fritte, petali di geranio rosso e uvetta candita, battezzato con il suggestivo nome di "Corona di stelle". Il nome derivava dal fatto che veniva presentato nella sala da pranzo buia e illuminata solo da candele colorate e dal vassoio abilmente preparato si sprigionava una delicata luce azzurrina; fenomeno che ha mandato in visibilio i commensali.
Peccato che nessuno avesse spiegato al Bimbo che le mozzarelle da lui utilizzate provenivano da Mondragone, una zona scelta dalla camorra per sversare i rifiuti di mezza Italia - se non tutta - e che la loro delicata luminescenza non era se non una conseguenza dell'elevato inquinamento dei pascoli locali...