venerdì 26 settembre 2008

Le poesie di Iris

Mirall fidelìssim

Anni sono fluiti da quando ho scorto lo spiraglio
che dava sulle piccole piazze in cui volevo passare.
Ma non le ho conquistate.

E da allora ogni sera un terribile battito d'ali
mi annuncia la venuta dell'angelo custode.
Bianca e pesante l'ala mi stringe contro il muro
e la sua malizia mi serra la gola.

3 commenti:

Gaja Cenciarelli ha detto...

sono così belle, così tristi, così amare le poesie di Iris... lasciano sempre una quantità di domande senza risposta (e forse è proprio per questo che sono belle).
Sì!

Anonimo ha detto...

L'immagine evocata da questa poesia è...ecco, in questo periodo sono un po' a corto di parole, ne uso una che ho già inserito in un commento ad un altro tuo post...inquietante. Sarà che sono inquieta di natura! Ma poi, gli angeli non erano asessuati? :-)

Susanna ha detto...

Può darsi siano asessuati, ma io ho sempre avuto la sensazione che fossero cattivi. Non mi hanno mai dato un'idea di bontà e serenità.
Saranno le ali, boh.